Spostato a fine estate per evidenti motivi sanitari, non salta il suo appuntamento annuale il Festival MIX Milano di cinema gaylesbico e queer culture. Il filo conduttore della rassegna è l’impegno sociale che si declina sia nei titoli di alcuni film e documentari sia nei dibattiti culturali proposti fino al prestigioso premio “More Love”.

 

Resistenza, resilienza, rivoluzione! Queste tre parole riassumono lo spirito con cui la direzione artistica del Festival MIX Milano di cinema gaylesbico e queer culture di Milano ha affrontato la decisione e il non semplice compito di organizzare la 34a edizione dell’evento culturale LGBT più importante dell’anno per la città.

Spostato a settembre e proposto in versione “ibrida” tra presenza in sala nella sede oramai storica del teatro Strehler e all’adiacente Piccolo Teatro Studio Melato (nel pieno rispetto delle norme di sicurezza vigenti), e proiezioni in streaming nel sito Mymovies (per 72 ore dalle ore 14 del 18 settembre), cosa che permette di seguire da tutta Italia buona parte della programmazione, sono 48 i titoli provenienti da tutto il mondo e con tantissime anteprime italiane e anche europee in gara tra lungometraggi, cortometraggi e documentari.

All’insegna di “Love together”, evoluzione 2020 dell’ormai inossidabile slogan “More Love”, per garantire continuità e adeguamento al cambiamento dovuto al Covid-19 quest’anno ad affiancare Debora Guma e Andrea Ferrari si è aggiunto Paolo Armelli, mentre Rafael Maniglia si è tolto dal “triumvirato” restando comunque responsabile della programmazione.

 

In una “normalità condizionata”, per citare le parole dell’Assessore Del Corno, è importante per tutti e tutte noi tornare a riannodare i fili della condivisione della cultura e il riavvicinamento sociale, perché il MIX è anche una comunità di persone e un luogo d’incontro unico nel suo genere.

Apre la rassegna And Then We Danced del regista svedese di origine georgiana Levan Akin, titolo candidato dalla Svezia agli Oscar 2020, che racconta un percorso di formazione, accettazione e consapevolezza in una nazione situata sulla linea di demarcazione che separa Europa e Asia dove vige tuttora una società conservatrice e patriarcale.

Il film è stato oggetto di censure e proteste anche violente in Georgia a causa del suo contenuto ritenuto “offensivo nei confronti della tradizione” del paese e sarà preceduto dall’intervento video di alcuni rappresentanti del pride di Tbilisi, spesso contestato e censurato negli anni scorsi.

Un sano campanello per risvegliare le nostre coscienze oramai ammansite che prendono parte a cortei dove il senso della protesta politica è messo in ombra dai bisogni di visibilità temporanea degli sponsor (che quest’anno a Milano sono “misteriosamente” diminuiti di quasi due terzi rispetto al 2019 anno dato che non eravamo più presenti fisicamente).

 

Welcome to Chechnya è l’atteso documentario di David France sulla persecuzione delle persone LGBT in Cecenia, la cui proiezione è realizzata in collaborazione con Amnesty International e che sarà preceduta da un dibattito con Yuri Guaiana, presidente dell’associazione radicale Certi diritti e responsabile delle campagne di All Out, con due attiviste russe in collegamento video.

Il Festival MIX può fregiarsi di numerose medaglie tra cui essere stato il primo a presentare in Italia registi oramai diventati delle autentiche celebrità come Xavier Dolan e Bruce LaBruce ai loro primi esordi. L’ultima fatica di quest’ultimo è Saint-Narcisse, definito “una fiaba pansessuale nel Canada libertario degli anni Settanta”, ed è sicuramente una delle chicche da non perdere.

L’universo femminile è centrale nel programma e la selezione dei film a tematica L è realizzata in collaborazione con Immaginaria – International Film Festival of Lesbians and other Rebellious Women. La Leyenda Negra di Patricia Vidal Delgado vede protagonista una giovane immigrata salvadoregna in lotta per adattarsi alla sua nuova scuola di Los Angeles sullo sfondo delle nuove leggi dell’immigrazione volute da Donald Trump. La nave del olvido della cilena Nicol Ruiz parla della scoperta del lesbismo in tarda età mentre Kokon, opera seconda della tedesca Leonie Krippendorff, è una storia di formazione con protagonista la quattordicenne Nora sullo sfondo di un’estate caldissima nel quartiere multietnico berlinese di Kreuzberg. La sezione speciale fuori concorso “I talenti delle donne”, invece, si inserisce nell’ambito del palinsesto culturale voluto dal Comune di Milano per il 2020 e include tre titoli presi dalle precedenti edizioni del festival.

 

Avete amato la serie televisiva Pose e di conseguenza avete visto il film documentario Paris is Burning di Jennie Livingston che nel 1990 fece scoprire il mondo underground della ball culture di New York? Prenotate un posto per Port Authority di Danielle Lessovitz, anche perché la proiezione sarà preceduta da una performance di vogueing a cura di La B Fujiko, madrina di questa danza In Italia.

Sei i titoli dei documentari e ventisette quelli dei cortometraggi, tra cui J’Ador dell’italiano Simone Bozzelli, già in concorso alla Settimana della Critica nell’ambito di Venezia 77, crudo racconto di formazione fra desiderio e violenza. Impossibile parlare di tutto, quindi vi rimandiamo al programma presente sul sito per la lista completa e le vostre personali scelte.

Il MIX non è solo cinema come ben sanno gli appassionati frequentatori e frequentatrici che sono anche intrattenuti con numerosi incontri, ospiti e premiazioni speciali. Come dimostrazione di intersezionalità e di sguardo ampio della comunità LGBT nei confronti dei problemi del mondo, MIX OFF è il nutrito programma di appuntamenti di letteratura, cultura, arte e musica, che vuole aprire un dibattito sul presente e sul futuro della realtà complessa in cui viviamo abbracciando impegno civile, difesa dei diritti e delle diversità, ecologia, migrazioni.

Queen of Comedy 2020 è Paola Cortellesi, Queen of Music è M¥SS KETA mentre il riconoscimento More Love, riservato a figure che si sono particolarmente distinte nella loro attività professionale e personale in pratiche di inclusione e attività sociale, sarà consegnato al medico e attivista Gino Strada, fondatore di Emergency.

 

L’evento che precede la cerimonia di chiusura dei film vincitori, infine, prevede un live dei Booda, la band classificatasi al secondo posto che ha conquistato il pubblico e i giudici di X-Factor 2019 con un sound accattivante ed esplosivo unico nel panorama musicale italiano e che ha realizzato la colonna sonora del festival.

Come per le ultime edizioni tutte le proiezioni saranno a ingresso gratuito per le amiche e gli amici del MIX che effettueranno il tesseramento all’associazione MIX Milano APS a partire da 15 euro tramite il sito. Per garantire la massima sicurezza di pubblico e operatori, i biglietti per tutte le proiezioni e per la partecipazione agli eventi collaterali, sia in streaming sia in presenza, saranno prenotabili solo dal sito del festival attraverso un’apposita piattaforma.

Quest’anno, in linea con il claim “Love Together”, per ogni tessera acquistata sarà devoluto un euro a OutRight Action International, l’associazione che sostiene le comunità LGBTQ+ nei paesi in via di sviluppo e che al momento si sta occupando anche delle situazioni di emergenza dovute al Coronavirus. Inoltre per la prima volta fa il suo debutto al festival la “tessera sospesa”, una pratica solidale che alla stessa maniera del caffè sospeso permette di acquistare una tessera e di lasciarla a chi è in difficoltà.