QUEERANTENA

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La storia arcobaleno iniziò con il tabù e l’interdizione delle nostre esistenze e delle nostre espressioni, poi approdammo alla rivoluzione e adesso siamo sostanzialmente accettati e anche celebrati nella maggior parte del mondo. La mostra “Closet to Quarantine: Queer Art Then and Now” allestita dalla Childs Gallery di Boston vuole raccontare questo percorso presentando opere di artisti LGBTQ+ contemporanei accanto a loro predecessori.

La galleria è stata fondata nel 1937 e dal 1969 è stata in parte o del tutto di proprietà gay. Questa esposizione nasce dall’account Instagram dell’attuale proprietario Richard Baiano (@artdealerboston) che durante la quarantena di Covid-19 ha pubblicato opere di artisti LGBTQ+ di varie epoche con l’hashtag #queerartthenandnow, per sviluppare una comunità digitale di appassionati e dare anche un senso temporale alle opere che selezionava o che scopriva.

Utilizzare i social media è stata un’eccitante deviazione dall’approccio usuale della galleria. Con le sue basse barriere all’ingresso che creano accesso a coloro che altrimenti non potrebbero averlo nel mondo reale, questi mezzi consentono agli artisti e al pubblico di entrare in connessione più facilmente. In particolare a gruppi storicamente emarginati come anche la comunità LGBTQ+ che ha sempre dovuto e ancora deve lottare per la propria visibilità sociale, culturale e politica.

www.childsgallery.com

 

Opere:

Paul Cadmus – Male Nude NM32

(1967) Colored crayons on hand-toned paper

 

Ben Norris – Boys on Rocks #2 [Hawaii]

(1948) Watercolor on paper

 

Rick Castro – Wrestler Son Tops Daddy 

(1995) Matte fiber vintage print

 

Andrew Sedgwick Guth – Hold me tight temporary lover

(2021) Acrylic, graphite, color pencil, embroidery floss, acetate, felt, yarn on 140 lb arches cold press paper

 

John MacConnell – Ernie 

(21018) Oil on canvas

 

Rubén Esparza – Juan de Mis Amores no. 6

(2020) Mixed media collage

 

Mike Kuchar – Sugar Daddy

(1984) Felt pen and ink on paper

 

Stuart Sandford – Polaroid Collage L

(2020) Polaroid collage

 

Anthony Moore – Behold a Pale Figure

(2021) Oil on panel (with artist frame)

 

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