Arriva sugli schermi La Favorita, l’ultimo film di Yorgos Lanthimos che ha collezionato 10 nominations all’Oscar. Racconta, con qualche libertà, la complessa vita della regina Anna Stuart e del suo coinvolgimento sentimentale ed erotico con due dame della sua corte, entrambe decise con ogni mezzo a conquistarne il cuore. Ne parlano il regista e la protagonista, Olivia Colman.
foto: © Fox Searchlight 2018
Chi poteva immaginare un triangolo lesbo in seno all’austera corte inglese? Accadeva durante il regno di Anna Stuart, nata nel 1665 e rimasta sul trono dal 1702 al 1714, che dopo una lunghissima relazione con Sarah Churchill, duchessa di Marlborough, si lega alla di lei cugina, la baronessa Abigail Masham, dando la stura a un cruento conflitto tra le due dame per mantenere il posto d’onore nel cuore (e nel letto) della regina.
Lo racconta il regista greco Yorgos Lanthimos nel film La favorita, in questi giorni sugli schermi, che all’ultima Mostra del Cinema di Venezia si è aggiudicato il Gran Premio della Giuria e la cui protagonista, l’inglese Olivia Colman, ha vinto la Coppa Volpi per la migliore attrice, oltre a un Golden Globe e una recentissima nomination all’Oscar (ben 10 al film) sul quale ha messo una seria ipoteca.
Terzo film in quattro anni (ricordiamo The Lobster e Il sacrificio del cervo sacro), Lanthimos a Venezia ci aveva detto: “Quando ho letto la sceneggiatura e ho trovato tre personaggi femminili così forti e complessi – cosa rara nel cinema – ne sono subito rimasto affascinato. Di una storia ambientata in un’altra epoca, la cosa più interessante è scoprire la relazione con i nostri tempi. A parte i costumi, la mancanza di elettricità e di internet, non molto è cambiato: comportamento umano, società, potere e volontà di sopravvivenza restano assai simili. Mi piaceva osservare e capire come poche persone potessero con le loro scelte, opinioni e talvolta umori della giornata, prendere decisioni che si riverberavano sulla vita di milioni di individui”.
Infatti, non è solo l’amore a muovere le trame delle rivali. Anna conosce Sarah a otto anni e da allora diventano inseparabili: ben prima che diventi regina l’amica è la sua preziosa consigliera e il legame non sarà certo scalfito dal matrimonio con Giorgio di Danimarca.
Dopo la morte del consorte e le 17 gravidanze (molte abortite, alcuni bimbi periti poco dopo la nascita e un solo figlio vissuto pochi anni) Anna diventa succuba di Sarah (interpretata da Rachel Weisz), carattere forte, irascibile e spietata, che di fatto guida tutte le decisioni politiche e private della sovrana. Questa intesa comincia a vacillare quando compare la giovane e incantevole Abigail (Emma Stone) che dopo la bancarotta della famiglia è assunta come cameriera della cugina.
Ambiziosa e senza scrupoli, con astuzia riesce presto a passare a servizio della regina, diventandone poi dama di compagnia e amante. Immaginabile il furore e l’odio di Sarah, già in disgrazia a causa della sua interferenza nella guerra di successione spagnola, che in tutti i modi, anche violenti, tenta di liberarsi della rivale, ben ricambiata da Abigail che l’avvelena, senza però causarne la morte.
Mentre l’Inghilterra è in guerra con la Francia, al palazzo reale se ne combatte dunque un’altra, seppur virtuale, ma senza esclusione di colpi. I ritratti di Anna conservati alla National Gallery mostrano un’incredibile somiglianza con Olivia Colman, per necessità ingrassata di 15 chili.
“Interpretarla è stata una gioia: era una donna senza autostima, troppo potere e tempo libero. È stata la prima regina del Regno Unito dopo la fusione con la Scozia nel 1707: la sua vita è affascinante, a cominciare dalla tragedia dei suoi 17 figli, ma la verità è che non abbiamo una sua immagine pubblica definita e questo ci ha lasciati liberi di raccontare. Non è il solito dramma storico in cui tutti parlano educatamente da seduti: è gente vera, che si arrabbia, s’innamora, mangia e fa sesso.”
Sono, infatti, molto esplicite le scene erotiche che la vedono coinvolta, a turno, con le due nemiche. Al sesso fa da contraltare il potere. “Anna esprime tutte le emozioni in cinque minuti: un attimo è spocchiosa e viziata, quello dopo è in lutto, un altro è una serpe: con una sola parola può punire cortigiani e sudditi, portar via loro la casa e le terre. Il potere può essere una maledizione: è a causa sua che lei non sa se è amata veramente o se la gente le si avvicina perché vuole qualcosa.”
Ma oltre a sesso e potere è anche una storia di grande solitudine. Nei suoi appartamenti di corte si dice che tenesse 17 conigli bianchi, tanti quanti erano i figli mai nati, morti in culla o poco più grandi.
“Non so se questa storia dei conigli sia vera o è un’invenzione, ma funziona tantissimo. Ci sono donne che dopo uno o due bambini vedono mutare il proprio corpo. Lei appare spesso molto debole, seduta sulla sedia a rotelle per attraversare i lunghi corridoi della reggia, costantemente malata di gotta, senza poter fare esercizio a causa della gamba stretta in stecche di legno o di metallo, ma incapace di non eccedere coi piaceri della cucina.”
Anna non è la prima sovrana a cui Olivia presta il volto: dopo esser stata la Regina Madre in A Royal Weekend sarà Elisabetta II nella terza stagione di The Crown, la serie Netflix che copre l’intera sua biografia, subentrando nel ruolo che è stato fin qui di Claire Foy.
Con due colleghe dalla forte personalità come la sua, come si sarà trovata sul set e nelle pause di lavoro? “Abbiamo provato per tre settimane, sciogliendoci e perdendo la vergogna una rispetto all’altra, cosa che ci ha aiutato durante le riprese, quando ormai c’era una buona intesa e ci conoscevamo meglio. Siamo diventate molto amiche per cui ci sentivamo a nostro agio nel fare sesso…”